Balbuzie e Disturbo del Linguaggio: Quando si Presentano Insieme nei Bambini in Età Prescolare

La balbuzie e i disturbi del linguaggio possono rappresentare una sfida per il bambino, ma anche per la famiglia e i professionisti coinvolti nel percorso di sviluppo comunicativo. Quando si presentano insieme, come accade più spesso di quanto si pensi, è importante affrontare entrambi gli aspetti con attenzione, competenza e tempestività.

L’importanza della prevenzione e del supporto precoce

Uno dei messaggi chiave è l’importanza di intervenire precocemente. Anche un intervento “leggero” e poco invasivo, come una consulenza, due o tre sedute di monitoraggio o un percorso indiretto, può fare una grande differenza. Queste azioni, apparentemente semplici, offrono un impatto positivo sia sul benessere del bambino che su quello del genitore.

Molti genitori, quando notano le prime difficoltà linguistiche, vivono emozioni intense: senso di colpa, preoccupazioni per il futuro, ansia. È fondamentale chiarire che la balbuzie, così come un ritardo o un disturbo del linguaggio, non sono causati dai genitori, ma coinvolgono diversi fattori neurobiologici, emotivi, cognitivi, linguistici, ecc. Avere una figura professionale di riferimento che possa offrire consulenza, rassicurazione e guida è fondamentale per riportare serenità nel nucleo familiare.

Affrontare il problema: ignorare non aiuta

Un aspetto molto importante riguarda il ruolo degli adulti di riferimento: genitori, insegnanti, educatori, nonni. Spesso si è portati a pensare che ignorare la balbuzie sia la strategia migliore, per evitare di viverla come un problema. Ma non è così. Il silenzio crea tabù, e il bambino finisce per vivere la difficoltà in solitudine.

Parlare apertamente ma con delicatezza della balbuzie è spesso un sollievo per il bambino, che si sente riconosciuto e compreso. Raccontare storie in cui i suoni “saltellano” può essere un modo ludico e potente per favorire una consapevolezza positiva.

Puoi, per esempio, raccontare la Storia delle Parole: una favola per raccontare la Balbuzie ai bambini.

Anche nel disturbo del linguaggio, nonostante i bambini non sempre mostrino consapevolezza esplicita delle proprie difficoltà, spesso c’è una forma di frustrazione latente. I bambini capiscono quando non riescono a farsi capire o quando la comunicazione diventa faticosa.

Strategie comunicative per adulti

Ecco alcuni consigli chiave per gli adulti che interagiscono con bambini che balbettano o che hanno difficoltà linguistiche:

  • Non dare consigli su come parlare (es. “respira”, “calmati”, “ripeti meglio”).

  • Mantenere uno sguardo sereno e accogliente, senza interrompere.

  • Rinforzare positivamente le abilità comunicative, con messaggi sinceri (es. “È bello ascoltarti”, “Hai detto cose interessanti”).

  • Parlarne apertamente, come per esempio attraverso il racconto della Storia delle Parole.
  • Essere modelli comunicativi efficaci: parlare con un ritmo più lento, fare pause frequenti, creare un ambiente comunicativo rilassato.

Questi accorgimenti ridurranno la pressione comunicativa sul bambino e faciliteranno una comunicazione più fluente e sicura.


Quando la balbuzie e il disturbo del linguaggio si presentano insieme

Un tema spesso sottovalutato è la compresenza di balbuzie e disturbo del linguaggio. Studi recenti hanno evidenziato che tra il 16% e il 46% dei bambini con balbuzie presenta anche un disturbo del linguaggio, con una frequenza maggiore nei disturbi articolatori e fonologici. In uno studio su oltre 2600 bambini, circa il 62,8% del gruppo dei bambini che balbettano presentava almeno un altro disturbo in comorbidità, come difficoltà di articolazione (33,5%) o disturbo fonologico (12,7%).

Questa compresenza non indica che uno causi l’altro: si tratta di una correlazione statistica, non di un rapporto di causa-effetto. Un disturbo del linguaggio non causa la balbuzie, e viceversa. Tuttavia, la presenza di entrambi richiede un’osservazione e un trattamento specifici e differenziati.

Quando si manifestano insieme, cosa fare?

È utile procedere con:

  • Una valutazione logopedica accurata per entrambi gli aspetti.

  • Un intervento simultaneo con attività mirate sia alla fluenza che allo sviluppo linguistico.

  • Un approccio flessibile e individualizzato: ogni bambino è diverso e ha bisogno di strategie su misura.

In alcuni casi, è utile coinvolgere due logopedisti: uno per l’aspetto linguistico e uno per la fluenza. In altri, se il professionista ha competenze su entrambi i fronti, può gestire il percorso in modo integrato, anche all’interno della stessa seduta.

Ignorare uno dei due aspetti — magari decidendo di lavorare solo sul linguaggio per sei mesi e rimandare la fluenza — rischia di trascurare un bisogno importante del bambino, che potrebbe avere ripercussioni sul piano emotivo e sociale.


Competenze professionali e responsabilità

Per i logopedisti, è essenziale riconoscere i propri limiti professionali. Se non si è adeguatamente formati sulla balbuzie, è corretto rimandare a un collega esperto, pur continuando il lavoro sul linguaggio. Al tempo stesso, se si sceglie di approfondire e formarsi, è importante informare con trasparenza le famiglie e procedere con cura.

L’obiettivo finale deve sempre essere il benessere comunicativo globale del bambino, che non riguarda solo la correttezza linguistica ma anche la sicurezza, la serenità, la voglia di comunicare.


Domande frequenti: balbuzie e linguaggio

Perché la balbuzie compare all’improvviso?

È un fenomeno noto: in alcuni bambini la balbuzie esordisce in modo progressivo, in altri in maniera del tutto improvvisa, anche da un giorno all’altro. Questo non significa che ci sia stato un trauma o un evento negativo, ma è una modalità naturale di presentazione della balbuzie.

Balbuzie e disturbo fonetico-fonologico: qual è la differenza?

  • Il disturbo fonetico-fonologico riguarda la produzione dei suoni del linguaggio e la loro organizzazione nelle parole.

  • La balbuzie è un disturbo della fluenza, con ripetizioni, prolungamenti o blocchi involontari durante il parlato.

Sono condizioni diverse, ma possono coesistere, soprattutto nei bambini più piccoli.


Conclusione: agire presto, agire insieme

La presenza di balbuzie o di un disturbo del linguaggio in un bambino non è una condanna nè una situazione immutabile nel tempo, ma un segnale prezioso che ci invita a osservare, ascoltare e agire. Più si interviene precocemente, maggiori saranno le probabilità di uno sviluppo comunicativo sereno ed efficace.

Non sottovalutiamo l’importanza di affrontare anche l’aspetto emotivo, che spesso è ciò che più impatta sul vissuto del bambino. Creare uno spazio in cui si sente accolto, ascoltato e compreso è il primo passo verso un cambiamento reale.

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✍🏻 Contatti:

  • Maria Silvia Mazzocchi: mazzocchimariasilvia@gmail.com
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Dott.ssa Maria Silvia Mazzocchi, Logopedista specializzata in balbuzie
Dott.ssa Dana Dell'Ariccia, Logopedista esperta in ritardo e disturbo del Linguaggio

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MARIA SILVIA MAZZOCCHI
Logopedista specializzata in Balbuzie, Cluttering e disturbi della fluenza verbale

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