Alcuni bambini, in epoca prescolare, iniziano a balbettare.
La maggior parte di queste forme sono dette transitorie, ovvero destinate a risolversi nel tempo fino a scomparire; si tratta di, circa, l’80% delle forme di balbuzie emerse in epoca prescolare.
Non si tratta, come spesso ancora si sente dire, di forme fisiologiche, infatti definire fisiologica la balbuzie è scorretto.
La balbuzie non è una tappa dello sviluppo fisiologico del linguaggio.
Si tratta di vere e proprie forme di balbuzie, destinare a sparire nel tempo.
In quanto tempo?
Dipende.
Diversi fattori sono coinvolti, avendo la balbuzie una natura multifattoriale.
Questi fattori sono: lo sviluppo linguistico, fattori emotivi, cognitivi, comportamentali e ambientali.
Tendenzialmente, queste forme transitorie si risolvono entro i 6 anni, ovvero in epoca prescolare.
Alcune di queste forme ci mettono qualche giorno o qualche settimana. Altre qualche mese o qualche anno.
Nessuno potrà prevedere con certezza né se si tratta di una forma transitoria né la durata della balbuzie.
Si possono tuttavia fare delle ipotesi, ciò è possibile grazie al supporto della/del logopedista specializzato in balbuzie che incontra i genitori nel corso di una prima consulenza logopedica.
Ciò che si è visto è che, grazie all’intervento logopedico
(e in alcuni casi si tratta anche solo dell’applicazione di semplici strategie comunicative da parte dei genitori),
si ottiene la migliore evoluzione possibile nel tempo.
Ovvero, per le forme transitorie, si facilita la loro risoluzione in minor tempo e favorendo il benessere comunicativo del bambino.
Alcune di queste forme di balbuzie che si sviluppano in epoca prescolare sono permanenti (circa il 20%) ovvero destinate a perdurare nel tempo.
Queste forme non si risolvono, ma grazie a un percorso logopedico è possibile per il bambino e per la famiglia imparare alcune tecniche, strategie, modalità per comunicare serenamente.
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Maria Silvia Mazzocchi
Logopedista specializzata in balbuzie e caratteristiche della fluenza verbale