Alcuni genitori di bambini in età prescolare che balbettano mi riferiscono di aver raccontato la “Storia delle Parole” dei bambini ai loro figli, con serenità, in modo giocoso.
Di avergli raccontato che, a volte, le parole di alcuni bambini saltellano, si incastrano nella bocca mentre giocano a nascondino o si allungano.
Ascoltando questa storia, alcuni bambini ridono e si divertono, iniziano a giocare con le parole, fanno delle domande, si incuriosiscono.
Altri invece si rabbuiano, si intristiscono, si chiudono o si arrabbiano e chiedono di non parlarne più.
Dure reazioni sicuramente molto diverse, come mai?
Ciò dipende sicuramente da diversi fattori che sarebbe importante e utile andare ad analizzare più da vicino. Alcuni fattori da considerare, per esempio, sono: la severità della balbuzie, l’ambiente comunicativo che circonda il bambino, il carattere del bambino, le esperienze comunicative che ha avuto finora.
In generale, però, è importante sapere che non è colpa del genitore, che non ha sbagliato a parlarne.
Ci sono alcuni bambini che, pur essendo piccoli, hanno già interiorizzato un vissuto non del tutto positivo correlato alla comunicazione e in particolare alla balbuzie. In alcuni casi non si direbbe perché non lo danno a vedere.
Non sono i genitori che, parlandone, hanno creato un problema. La fatica, la preoccupazione del bambino ci sono già.
Parlandone insieme, il genitore può fare emergere la preoccupazione (se c’è) e questo è fondamentale per il benessere comunicativo del bambino. E’ importante infatti non lasciare i bambini da soli, ma anzi dimostrare presenza e vicinanza, ancora di più in questi casi in cui ci sono state delle reazioni come rabbia o tristezza. Sarà utilissimo fornire loro il vostro supporto, alcune strategie comunicative per bimbi che balbettano e continuare a parlarne piano piano, passo dopo passo, con delicatezza.
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Maria Silvia Mazzocchi
Logopedista specializzata in balbuzie e altre caratteristiche della fluenza verbale